Compiere l’unità attraverso l’unico strumento: la Parola di Cristo attraverso lo Spirito di Dio. Questo l’invito di papa Francesco a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, nel corso dell’appuntamento domenicale dell’Angelus. Prendendo spunto dal versetto biblico indicato come tema della Settimana di Preghiera, il Papa ha ricordato che Gesù è il compimento delle promesse divine perché è Colui che dona all’uomo lo Spirito Santo, l’“acqua viva” che disseta il nostro cuore inquieto, assetato di vita, di amore, di libertà, di pace: assetato di Dio. Quante volte sentiamo, o abbiamo sentito il nostro cuore assetato! Lo ha rivelato Egli stesso alla donna samaritana, incontrata presso il pozzo di Giacobbe, alla quale disse: «Dammi da bere» (Gv 4,7).
"Eh, quello che voleva Gesù: l’unità di tutti! Il diavolo, lo sappiamo, è il padre delle divisioni, è uno che sempre divide, che sempre fa guerre, fa tanto male”. Guerre che il diavolo prova ad insinuare nella Chiesa ma che sono presenti, incessanti e determinate, in tanti Paesi della Terra, specialmente l’Ucraina.
Proprio a questo paese si rivolge l’appello del Papa affinché "si riprendano i tentativi di dialogo e si ponga fine ad ogni ostilità”. Dopo la preghiera alla Vergine il Papa ha espresso vicinanza alle persone che soffrono di lebbra, nella giornata mondiale a loro dedicata, e ha esortato i giovani dell’Azione Cattolica di Roma a proseguire “con gioia il cammino cristiano”.