Il Ciad è uno dei paesi più poveri del mondo.
Il problema generale del Sistema Sanitario Nazionale ciadiano è l’insufficiente capacità di garantire un’adeguata assistenza alla popolazione.
Ed ecco che nasce il progetto “Diamo un ospedale al Ciad”, presentato dall’ACRA (Associazione di cooperazione rurale in Africa e America Latina ).
Ad illustrare tale progetto ai microfoni di Tele Radio Padre Pio è stato il dott. Virgilio Dominoni, coordinatore sanitario del progetto.
“Il progetto di costituzione di un ospedale nella zona sud della città di N’Djaména,
offre la possibilità di aumentare l’accessibilità alle cure e la copertura sanitaria per la popolazione di N’Djaména. Offre,inoltre, la possibilità di curarsi in loco, riducendo il numero di persone che deve spostarsi all’estero per ricevere cure adeguate.
E’ importante infatti ricordare che la creazione di una piattaforma tecnica adeguata e la presenza di specialisti nei campi prioritari, potrebbe ridurre significativamente la necessità del ricorso alle cure in paesi stranieri.
Un altro aspetto importante del progetto è che offre la possibilità di migliorare la formazione degli studenti locali in medicina.Infatti, l’obiettivo che la Facoltà di Medicina dell’Università di N’Djaména si è data, è quello di formare dei medici adatti alle esigenze pratiche della vita di tutti i giorni e operativi già al termine del loro percorso formativo, obiettivo, questo, difficilmente raggiungibile con una formazione esclusivamente teorica.
La costruzione di un ospedale adeguatamente attrezzato costituirebbe anche un buon ambiente di pratica per gli studenti che, grazie all’intervento progettuale, potranno quindi migliorare la qualità della loro formazione”.