“Occorre sostituire l’ozio forzato con impegni lavorativi dentro e fuori dal carcere”
E’ a partire da questa semplice considerazione che la Società San Vincenzo Dé Paoli, storica organizzazione del volontariato cattolico, ha lanciato lo scorso settembre la campagna: “Un lavoro ai carcerati“, in occasione della giornata nazionale della società fondata dal beato Federico Ozanam.
“È sotto gli occhi di tutti la condizione attuale del mondo carcerario – ha sottolineato Gaspare Di Maria, responsabile del settore giovanile della Società San Vincenzo – e di coloro che sono condannati a viverne l’esperienza, sovente in modo drammatico e con un senso di abbandono e disperazione.
La campagna nazionale di sensibilizzazione ha lo scopo di evidenziare l’importanza di alcuni passaggi cruciali di reinserimento sociale: della formazione professionale in carcere ( e fuori ) all’inserimento lavorativo, dal sostegno economico per chi è in difficoltà alla necessità di fornire opportunità di prima accoglienza per chi ha scontato la pena.
L’impegno concreto delle singole Conferenze – è questo il nome dei gruppi locali di volontariato della San Vincenzo –,per risolvere i problemi dei carcerati, si accompagnerà a una serie di iniziative culturali tese a sottolineare il rischio dell’indifferenza verso questo mondo segnato da drammatiche povertà e la condizione disumanizzante del sistema”.