Rilanciare il grande sogno europeista di Adenauer, De Gasperi e Schuman: i leader che, coniugando convinzioni ideali e realismo politico, hanno dato il via al processo di riunificazione del Vecchio Continente.
Un appello che i cattolici italiani impegnati nel sociale, collegati in Retinopera, rivolgono ai governi degli Stati dell’Ue ed agli uomini che incarnano oggi le istituzioni europee, alla vigilia del Vertice di primavera.
“ Vogliamo che il cammino prosegua con rinnovato slancio. Sono passati cinquant’anni: sarebbe una grave responsabilità rendere vano questo straordinario e lungimirante processo politico.
Non possiamo rischiare che l’impegno di questi decenni, ora che l’Unione Europea diventa più grande, si riduca ad una zona di libero scambio.
I popoli europei hanno il diritto di vedere accolte e valorizzate tradizioni e storia di tutti e di ciascuno, per avere mete, obiettivi, ruolo e speranza rinnovati, per il bene comune di questo nostro amato continente e a servizio del mondo intero.
Lo chiedono i popoli europei, ancor di più dopo il tragico e vile attentato in Spagna che ha sconvolto l’Europa intera; lo sperano i paesi più poveri del mondo, con i quali abbiamo debiti morali ed economici; lo attendono i principali movimenti sociali e politici del mondo intero, quale possibile metodo per costruire quei nuovi assetti internazionali di globalizzazione della solidarietà, ormai auspicati da tutti.
Già in occasione della Conferenza Intergovernativa dello scorso dicembre –ricordano i cattolici italiani- vi avevamo rivolto un forte appello perché si procedesse con coraggio e determinazione a migliorare il progetto della Costituzione, per consentire il pieno sviluppo del modello sociale europeo.
Oggi vi chiediamo di riprendere con convinzione il negoziato intergovernativo, rinnovando lo slancio ideale degli inizi, affinché l’Europa fondata sul patrimonio imprescindibile della propria storia sia all’altezza della sua vocazione, di civiltà e di progresso nel mondo, senza per questo tacere luci ed ombre del suo passato.
I cittadini europei si attendono decisioni chiare e coraggiose: è ora di scegliere una buona Costituzione per l’Europa del XXI secolo, prima delle elezioni del 13 giugno 2004”.