“Anche dopo le dimissioni del ministro Tremonti, non possiamo abbassare la guardia”.
Sergio Marelli, presidente dell’associazione delle Ong italiane, torna sulla questione dei tagli ai fondi stanziati per il 2004 a favore della Cooperazione Internazionale: 250 milioni di euro che, secondo le intenzioni dell’ex superministro, sarebbero stati eliminati nel decreto taglia-spese.
“Il silenzio di questi giorni, da parte del Governo, sui finanziamenti ai progetti di cooperazione allo sviluppo -afferma Marelli– non ci può tranquillizzare. Basta guardare la campagna di diffamazione apparsa di recente su alcuni quotidiani nazionali, in cui si scredita la presenza delle Organizzazioni non governative italiane in Iraq, affermando che a Nassiriya è presente un’unica Ong presieduta dalla moglie del ministro Castelli, Sara Fumagalli.
Queste affermazioni sono gravissime, perché tendono a diffamare l’azione che la Cooperazione italiana porta avanti in 15 città dell’Iraq, con oltre 70 operatori volontari e un migliaio di operatori iracheni e dove le Ong italiane hanno mobilitato già 8 milioni di euro per l’azione di aiuto alle popolazioni”.
Riguardo alla specifica situazione nella città di Nassiriya, il presidente delle Ong italiane spiega a Radio Padre Pio: “La nostra assenza dalla città è una scelta voluta e dovuta: non possiamo confondere l’intervento umanitario con l’intervento militare nel paese. Del resto, sulla necessità di tenere su due piani distinti l’intervento a favore delle popolazioni in difficoltà e la missione militare, abbiamo chiesto da giorni un tavolo di confronto con il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini ed il ministro degli Esteri Franco Frattini, ma ancora non abbiamo avuto risposta”.