“In questi mesi di presidenza, il governo italiano deve adoperarsi per intensificare l’impegno umanitario e diplomatico dell’Unione Europea nei confronti del Congo, che sta vivendo il conflitto più drammatico del continente africano”.
Di ritorno da una missione della Caritas italiana nell’est del paese, Maurizio Marmo, intervenendo nel programma di Radio Padre Pio ‘Alta stagione’, ha elencato le ragioni e gli scopi della mobilitazione Caritas per richiamare l’attenzione sul quadro più tragico della regione dei Grandi Laghi: una guerra che in cinque anni ha causato tre milioni di morti.
“Abbiamo portato solidarietà alla popolazione delle diocesi di Goma e Kindu, operando insieme alla chiesa locale, che non si risparmia nell’impegno per migliorare la gravissima situazione. Qualche esempio: abbiamo assistito e sfamato più di mille bambini, abbiamo dato soccorso centinaia di donne vittime di violenze, abbiamo inaugurato(e opera già a pieno ritmo) il reparto maternità a Kindu. Naturalmente continuiamo e rafforziamo il sostegno a queste opere, auspicando –ha proseguito il responsabile della missione- che le grandi speranze di pace del popolo congolese non vengano deluse. Per questo chiediamo, oltre al necessario rispetto degli accordi di pace, che le istituzioni internazionali facciano maggiore pressione sulle parti in conflitto, convocando una Conferenza Regionale di tutti i governi coinvolti”.
Proprio a partire da oggi la MONUC(missione Onu in Congo) ha ricevuto dal Consiglio di Sicurezza un nuovo mandato di un anno, con il compito di imporre(proteggendo i civili con la forza, se necessario) la pace nella Repubblica Democratica del Congo.