“Mentre il mondo, o signori, si agita abbagliato dal suo progresso, mentre l’uomo si esalta delle sue conquiste sulla materia dominata e comanda da padrone alla natura; …mentre i popoli si sviluppano e si rinnovellano; attraverso il rumore e al di sopra di queste opere innumerevoli e non senza di esse, si sta compiendo un’opera più vasta, più importante, più sublime: l’unione in Dio per il suo Cristo di tutte le anime di buon volere.”.
Inizia con queste parole, recitate da Rino Cassano, la prima traccia del cd “Come in cielo realizzato dalla Regione Europea dei Missionari Scalabriniani, in occasione del centenario della morte del Fondatore, il Beato Giovanni Battista Scalabrini. Il Cd è stato curato da padre Francesco Buttazzo ospite di Radio Padre Pio.
Padre Francesco come è nata l’idea del cd? In occasione del centenario della morte del nostro fondatore abbiamo pensato di raccogliere in un cd unico alcune canzoni che già venivano cantati nella nostra Famiglia e che parlano della nostra spiritualità e dell’accoglienza allo straniero. Un piccolo esempio di come si possono valorizzare e mettere insieme le nostre qualità, per arricchire la nostra Famiglia e il mondo del valore della comunione… grazie alla diversità! Gli arrangiamenti e le voci sono curati dal M° Fabrizio Palma, romano, già autore di musiche da film e arrangiatore, corista rinomato in Italia e impegnato come baritono presso gli enti lirici più importanti d’ Italia.
Come nasce la tua passione per la musica?
Credo di aver ereditato questa passione mia madre. Lei era corista e solista nel coro della mia parrocchia. Ho ereditato da lei questa passione per la musica e gli strumenti musicali. A quattordici anni ho iniziato a seguire un corso di chitarra con un maestro jazzista di Piacenza. Nei primi anni della mia adolescenza il Signore mi ha fatto incontrare la Congregazione dei Missionari Scalabriniani, famiglia religiosa fondata dal Beato Giovanni Battista Scalabrini, per l’assistenza dei migranti e la costruzione di una società fraterna e accogliente. A Roma, dove mi trovavo per studiare teologia, sono stato contattato dalle Paoline, insieme con un mio confratello padre Fabio Baggio, per mettere a frutto questo nostro dono per la Chiesa italiana componendo appunto dei canti. Dal 1992 collaboro, con le Edizioni Paoline, pubblicando proposte di canti per la liturgia: dalle “Messe con i giovani”, alle raccolte di canti per i diversi periodi dell’anno liturgico insieme ad altri autori impegnati nella musica di ispirazione cristiana.
Che cosa rappresenta per te la musica?
Per me la musica non è soltanto un mezzo per “avvicinare” i giovani alla Chiesa, ma è soprattutto una forma di espressione, un linguaggio profondo con cui l’uomo può esprimere quanto di più personale e “ineffabile” abita il suo cuore, come l’amore, il dolore, la gioia, l’amicizia, l’incontro, l’impegno sociale, ecc. Ecco perché la musica diventa linguaggio di preghiera, di ricerca e di dialogo con Dio. Con la musica e attraverso di essa annunciamo al mondo la presenza di Cristo. Questo emerge anche dal brano Annunciamo al mondo. Il testo è stato scritto dal sottoscritto mentre la musica è stata composta dal mio confratello padre Antonio Grasso il quale svolge il suo ministero a Los Angeles. Il brano rappresenta un po’ il sogno del nostro carisma: andiamo con gioia ad annunciare al mondo il nuovo cammino dell’umanità. Qual è questo cammino? Che i popoli un giorno saranno uniti in una sola famiglia. Questo è il sogno di Dio…questo è il Regno di Dio. Poiché esso rappresenta il sogno di Dio…siamo certi che prima o poi si realizzerà. Come missionari scalabriniani, ma come cristiani vogliamo andare nel mondo a portare questo annunzio di pace e amore.
Per info.
buttazzo@scalabrini.net