“Tra pochi giorni il Consiglio Europeo sull’Ambiente: chiediamo che l’Unione Europea decida, e non rinvii, il programma e gli impegni post 2012”.
Da Buenos Aires, dov’è in corso la Cop10(decima Conferenza internazionale sui mutamenti climatici), Daniele Calza Bini, al tavolo delle parti in rappresentanza dell’associazione Legambiente, rilancia le richieste messe a punto dal network ambientalista, formato da circa 300 sigle dei cinque continenti.
“La politica deve partire dai risultati della ricerca scientifica, presentati in questi giorni, per definire le scelte dei prossimi decenni –ha dichiarato in un’intervista a Radio Padre Pio- senza perdere ulteriore tempo nel tentativo di convincere gli Stati Uniti ad assumere degli impegni con inutili concessioni. Bush e i suoi non hanno alcuna intenzione di ratificare il Protocollo di Kyoto, né di partecipare a negoziati in merito a riduzioni di emissioni prima del 2012.
In particolare, al ministro italiano Matteoli –ha aggiunto Calza Bini- chiediamo di lavorare al rafforzamento della leadership dell’Unione e iniziare i negoziati sul post 2012 come indicato dal Protocollo. All’Ue viene riconosciuta autorevolezza da tutto il mondo in via di sviluppo, ma in questo vertice finora essa stenta a decollare. E’ tempo che l’Europa si impegni a coinvolgere i grandi paesi come Brasile, Cina e India, che hanno saputo trovare una posizione comune”.
L’ultimo rapporto oggetto di discussione a Buenos Aires(‘Impatti causati dal Riscaldamento Climatico nell’Artide’) contiene la descrizione di alcuni trend nella regione, che si riscalda ad una velocità molto maggiore rispetto al resto del pianeta: l’incremento della temperatura negli ultimi decenni è stato di 3-4°; quella del permafrost, lo strato perennemente ghiacciato, è cresciuta di 2º. Inoltre, le precipitazioni sono aumentate dell’8 per cento nell’ultimo secolo, mentre la neve e’ diminuita del 10 per cento solo nell’ultimo trentennio. La rapidità di questi fenomeni è responsabile dell’aumento(tra i 10 ed i 20 centimetri negli ultimi cent’anni) del livello del mare.