“Non ci si può meravigliare dell’accaduto. Era già ampiamente noto, e da anni come organizzazioni non governative lo denunciavamo, che i paradisi fiscali sono stati-fantasma che vivono di non trasparenza nella gestione di fondi e investimenti stranieri. Più della metà delle transazioni internazionali passa attraverso Isole Cayman e affini.
Ci voleva il dramma di 800mila risparmiatori per affrontare la questione?”.
Sergio Marelli, direttore generale di Volontari nel mondo-Focsiv(la federazione di 57 Ong di volontariato internazionale cristiano), interviene nel dibattito sul sistema finanziario dell’economia mondiale innescato dal caso Parmalat.
“I ministri dell’Ecofin –ha aggiunto ai microfoni di Radio Padre Pio- nell’affrontare in questi giorni a Bruxelles l’indispensabile riforma del sistema finanziario internazionale, potrebbero finalmente considerare le tante proposte che da anni suggeriamo: ad esempio la Tobin Tax, di cui il governo tedesco riconosce l’applicabilità anche soltanto tra i paesi dell’Unione Europea.
Con il piccolissimo prelievo fiscale previsto da questa tassa per ogni transazione(0,1 o 0,5 per cento, a seconda dei casi), il sistema delle speculazioni finanziarie sarebbe rallentato, almeno di quel poco che consenta di diminuire scorrettezze e storture ai danni dei più poveri”.
Ogni giorno il sistema finanziario internazionale muove somme equivalenti a 1.800 miliardi di euro.