25 anni fa in Italia l’aborto veniva legalizzato.
“Non è vero, come afferma qualcuno, che la 194 ne abbia ridotto il numero –ha dichiarato il presidente del Movimento per la Vita Carlo Casini ai microfoni di Radio Padre Pio- e noi ci auguriamo che questa sia l’occasione per riflettere sulla necessità di andare oltre questa legge.
Gli aborti registrati –ha proseguito Casini- hanno raggiunto il picco di 230mila nel 1982 e si sono da alcuni anni attestati intorno ai 140mila: una cifra spaventosa, per un totale di 4 milioni 200mila.
Vi sono poi, tuttora, gli aborti clandestini sempre più professionalizzati(vere e proprie catene di montaggio, come Villa Gina) ed il nuovo aborto precoce e occulto che qualcuno chiama contraccezione d’emergenza: si vendono in Italia 250mila confezioni di Norlevo l’anno“.
Una situazione inaccettabile. “In una società, la nostra, in cui si arriva a cambiare anche la Costituzione –si è chiesto il presidente del Movimento per la Vita- non si capisce perché la legge 194 debba rimanere intoccabile.
Noi non ci rassegneremo mai ad una legge che considera l’aborto un diritto ed anzi un servizio pubblico.
Chi, come noi, è contro la pena di morte non può accettare la libera uccisione di innocenti.
Chi, come noi, crede nell’uguale dignità di ogni essere umano non può accettare la discriminazione dei più piccoli.
Chiediamo almeno –ha concluso Casini- solidarietà per le due vittime dell’aborto, il figlio e la madre, in modo che ogni vita possa essere accolta”.
In Italia vi sono 261 Centri di aiuto alla vita, che incontrando ed aiutando centinaia di migliaia di donne hanno sottratto alla morte 60mila bambini.
L’appello di Papa Leone XIV ai potenti della terra: “mai più la guerra”
Questa mattina, Papa Leone XIV, dopo la preghiera mariana del Regina Caeli, ha lanciato un appello di pace per i...