Il presidente della sezione italiana di Amnesty International, Marco Bertotto, ha scritto al Governatore del Texas(Usa), Rick Perry (nella foto), in questi giorni in visita in Italia, chiedendone l’intervento per bloccare le esecuzioni di cinque prigionieri condannati a morte per reati commessi quando avevano meno di 18 anni.
Edward Capetillo, Anzel Jones, Efrain Perez, Raul Villareal e Mauro Barraza: le giovani vite di questi uomini saranno spezzate, nelle prossime settimane, da un’iniezione letale.
“Eppure -ricorda il presidente di Amnesty- le esecuzioni di minorenni all’epoca del reato sono vietate dal diritto internazionale e costituiscono una pratica messa fuorilegge dalla stragrande maggioranza dei paesi, compresi quelli che ancora fanno massiccio uso della pena di morte(ultimi casi: Zimbabwe, Cina, Pakistan)”.
Negli ultimi quindici anni Amnesty International ha registrato 35 esecuzioni di minorenni in otto paesi: 19 di queste hanno avuto luogo negli Stati Uniti, ben 11 delle quali nello stato del Texas.
Attualmente i bracci della morte delle carceri texane ospitano 28 dei 70 minorenni al momento del reato in attesa di esecuzione.
Dall’inizio della campagna, due Stati degli Usa(South Dakota e Wyoming)hanno adottato una nuova legge, vietando la pena di morte per reati commessi in minore età.