02 febbraio
Stefano nasce a Trento il 25 novembre del 1774 da una nobile famiglia. A sedici anni entra nell’ordine degli eremiti di Sant’Agostino e a diciotto veste l’abito agostiniano nel convento di San Marco. Conseguiti gli studi a Roma e a Bologna, ritorna a Trento a causa della conquista degli Stati Pontifici dell’Emilia e della Romagna da parte di Napoleone.

Rientrato in famiglia, si dedica all’assistenza dei ragazzi, aprendo nella propria casa una scuola gratuita. In poco tempo acquista la fiducia e la stima della gente tanto che venne nominato Ispettore Generale delle scuole del Trentino.
Padre Stefano però, voleva ritornare nel suo convento per continuare a dedicarsi alla predicazione e all’educazione dei bambini. La realizzazione del suo desiderio sembra lontana e per questo abbandona la carriera scolastica rifugiandosi a Bologna, nello Stato Pontificio, dove ormai la vita religiosa si era ripresa.
Il Generale dell’Ordine lo chiama a Roma per svolgere, per alcuni anni, il compito di maestro dei novizi.
Nel 1826 viene mandato nel santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano dove, da parroco, seguiva con amore poveri e fanciulli.
La morte lo coglierà il 2 febbraio del 1840 per aver contratto la peste nell’assistenza dei suoi parrocchiani.
Le sue reliquie si trovano nel Santuario del Buon Consiglio a Genazzano.
Venne proclamato beato nel 1904 da S. Pio X. È il primo Parroco elevato agli onori degli altari.