Un sfida con se stesso. La voglia di ritornare a vivere attraverso il grande amore per il mare.
Dopo la sofferenza e il dolore, Andrea Stella, 28 anni, vicentino, ha riscoperto la speranza ed una passione che pensava essere persa per sempre.
“Il 29 agosto del 2000 ero in vacanza in Florida, a Fort Lauderdale – ha raccontato Andrea, ospite di Radio Padre Pio – per festeggiare la mia laurea in giurisprudenza. All’improvviso e senza nessuna motivazione sono stato aggredito da tre malviventi che volevano rubarmi l’auto presa in affitto. Un colpo d’arma da fuoco che mi ha portato a stare tra la vita e la morte per quasi 40 giorni, causandomi una paralisi alle gambe. Dopo l’incidente ho affrontato un periodo molto difficile di depressione, ma grazie all’aiuto della mia ragazza, Lara, ora mia moglie, della mia famiglia e degli amici ho ritrovato la voglia di vivere e di andare per mare. Ho deciso, visto che andavo in barca a vela, di costruire un’imbarcazione che potesse permettermi di spostarmi in maniera autonoma, di condurla, di andare in cabina, compiere tutte le manovre, insomma di comportarmi esattamente come prima. Così è nato il mio catamarano che si chiama ‘Lo spirito di Stella – Progetto Telecom Italia’.
“Lo Spirito di Stella” è un catamarano totalmente accessibile, lungo 17 metri e largo 7, ha spazi interni ed esterni totalmente accessibili, senza barriere e con attrezzature che consentono di guidarlo autonomamente.
“Una persona che subisce un incidente, affronta un periodo faticoso, per cui pensa che nulla sia più possibile. La prima cosa che scarta sono tutte quelle situazioni difficili in cui può incontrare numerosi ostacoli. Attraverso la mia esperienza personale, ho scoperto l’importanza che ha avuto il poter tornare in mare, con un catamarano senza barriere e che quindi mi consentisse di affrontare qualsiasi difficoltà. Ho deciso di far provare questa esperienza ad altre persone ritenendo che in una fase post-traumatica, la possibilità di tornare in mare anche solo per un giorno sia veramente molto importante, uno stimolo per continuare a fare le cose di tutti i giorni. Ho fatto il giro d’Italia in 7 settimane, durante le quali si è svolta una vera e propria scuola di vela completamente gratuita, grazie al sostegno dello sponsor, rivolta ad enti ed associazioni, ospedali, centri di riabilitazione e come ospiti dei ragazzi disabili, accompagnatori, medici e fisioterapisti.”