Nella giornata di apertura di JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro in corso da ieri a sabato 22 novembre presso la Fiera di Verona, sono stati presentati in anteprima i risultati del monitoraggio sull’alternanza scuola-lavoro realizzato dall’Istituto nazionale di Documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) per conto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur). Dalla ricerca emerge l’aumento registrato nell’anno scolastico 2013/14 per istituti tecnici e licei il numero dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, come anche è cresciuto in misura rilevante il coinvolgimento delle imprese. Dati che arrivano a poco meno di una settimana dalla conclusione delle consultazioni online lanciate dal Ministero dell’Istruzione e rivolte a tutti gli italiani sulla proposta di riforma scolastica del Governo Renzi “La buona scuola”, che vede fra i punti del piano un maggior raccordo fra mondo della scuola e del lavoro. Il dibattito in rete ha fatto emergere come apprezzata proprio la proposta dell’alternanza scuola-lavoro obbligatoria per almeno 200 ore l’anno negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali, assieme al rafforzamento delle esperienze di inserimento degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato e alla diffusione delle esperienze di apprendistato sperimentale. L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica, introdotta in Italia dal decreto legislativo n. 77/2005, fondata sulla partnership fra scuola e attori del territorio, che riserva agli alunni del secondo ciclo di istruzione dai 15 ai 18 anni la possibilità di realizzare il proprio percorso formativo alternando, appunto, periodi di studio e di lavoro permettendo loro di orientarsi e di acquisire competenze spendibili sul mercato. «I dati sull’alternanza sono incoraggianti, si va diffondendo la “cultura” dell’alternanza. E il muro ideologico che ha sempre frenato l’apertura delle scuole al mondo del lavoro si sta piano piano sgretolando; – commenta Gabriele Toccafondi, sottosegretario di stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che puntualizza – adesso come Governo vogliamo allargare questa pratica, e portare a 200 ore negli ultimi tre anni l’attività di alternanza dei nostri ragazzi. Sono i ragazzi che ce lo chiedono. La nostra scuola deve essere un mix efficace di sapere e saper fare, e deve essere aperta alla realtà e al mondo produttivo».
In morte di Papa Francesco. Fr. Francesco Dileo
La lettera del Ministro della religiosa provincia "Sant'Angelo e Padre Pio" Provinciale fr. Francesco Dileo in morte di Papa...