Da oggi Patronato Acli e Federazione medici di famiglia insieme per tutelare la salute e l’assistenza sociale delle fasce deboli della società italiana.
Le Acli(Associazioni cristiane dei lavoratori italiani) e la Fimmg hanno stabilito una collaborazione per creare un coordinamento che garantisca anche ai cittadini più deboli -ammalati, infortunati, anziani, immigrati– un’assistenza completa.
Il protocollo d’intesa prevede un rapporto di interazione e collaborazione su più livelli. C’è una prima azione comune che è di tipo informativo, con un’azione di alfabetizzazione sanitaria delle fasce più deboli della popolazione (anziani, stranieri, disabili) sui temi della prevenzione e dell’educazione alla salute, della sicurezza e dell’igiene sul lavoro, dei servizi garantiti dalle istituzioni, a partire dal Servizio sanitario nazionale.
Il secondo livello di cooperazione tra medici della Fimmg e Patronato Acli è ‘a rete’, finalizzato alla presa in carico dell’assistito fino al raggiungimento dei suoi diritti più complessi in materia di sicurezza sociale, sanità, previdenza, assistenza e integrazione sociosanitaria.
Secondo gli esperti dei due enti, il supporto e l’azione comune di medici di famiglia e operatori del patronato sarà determinante per rendere disponibili a tutti le risorse di assistenza garantite, sulla carta, dalla legge.