Ritorna per il sesto anno l’iniziativa “In marcia per l’Advar”: domenica 28 ottobre l’Associazione, impegnata nell’assistenza domiciliare di malati terminali di cancro, organizza l’annuale camminata per le strade di Treviso. Ai microfoni di Radio Padre Pio ne abbiamo parlato con Anna Mancini, Presidente dell’Associazione.
“L’Associazione si è costituita nel settembre del 1988 come “Assistenza domiciliare volontaria Alberto Rizzotti. All’origine vi è l’esperienza di malattia e di morte di Alberto Rizzotti, giovane medico urologo dell’Ospedale di Treviso. Alberto si ammala a soli 46 anni; durante la fase della malattia che lo conduce alla morte continua ad essere medico e, nella duplice veste di medico-paziente, comprende in modo profondo la realtà di malato inguaribile. La consapevolezza della fine di mio marito ci porta a vedere la vita con occhi diversi, con la voglia di coglierne ogni istante e si matura così la volontà di aprire -e qui la propria esperienza agli altri. Nasce così la missione dell’Advar. La finalità dell’iniziativa “In marcia per l’Avar” è ancora una volta quello di sostenere l’impegno e le attività dell’Advar, tuttavia quest’anno si aggiunge un’ulteriore finalità: l’associazione con l’occasione della marcia aderirà alla campagna della Giornata di San Martino, organizzata dalla Federazione di Cure Palliative e dedicata, come da tradizione, alla lotta contro la sofferenza della persona inguaribile. Accanto ad altre sessanta organizzazioni non profit di tutta Italia, l’Advar inizierà una raccolta firme che, assieme alle altre firme raccolte nel territorio nazionale, saranno consegnate al Ministro della Salute per richiedere che il diritto alle cure palliative per coloro che, non potendo guarire, devono essere curati a casa propria diventi effettivo”.
Per info: www.advar.it