La Pasqua dei poveri
Un momento di raccoglimento e di preghiera. Inizia così il servizio che svolgono quotidianamente i volontari della Mensa dei Poveri intitolata a San Pio da Pietrelcina. Anche il giorno di Pasqua, l’associazione di volontariato intitolata al santo cappuccino, del convento dei cappuccini di foggia, tende una mano a coloro che hanno bisogno: italiani e stranieri, senzatetto. A questi si aggiungono persone sole che tornano solo a Natale e Pasqua per ritrovare quel senso di comunità. La mensa San Pio per loro è una famiglia.

Ormai dal 1960, il convento dell’Immacolata di Foggia, è diventato spontaneamente un luogo di carità e di condivisione fraterna. Nel 1962 iniziarono i lavori per la realizzazione di un refettorio per i poveri, che furono ultimati nel 1965. Da quell’anno i confratelli di Padre Pio del convento dell’Immacolata di Foggia riuscirono a garantire non solo un pasto completo agli indigenti di Foggia e dintorni, ma anche la possibilità di consumarlo comodamente seduti in un ambiente riservato. Nasceva così una vera e propria “mensa dei poveri”.

Nel 2002, la mensa è stata intitolata a san Pio da Pietrelcina ed oggi serve ogni giorno 240 pasti caldi e viene sostenuta dalla carità dei fedeli e benefattori, sempre sensibili a quest’opera di solidarietà.
Anche a Pasqua, i volontari, guidati da fr. Gianmaria Digiorgio, responsabile della mensa, hanno preparato il pranzo ai poveri e bisognosi che vivono a Foggia. Come ogni giorno dalle 11,30 e alle 13,00, attraverso dei turni, più di duecentocinquanta persone ha consumato un pasto caldo nella mensa dei cappuccini dell’Immacolata di Foggia