“Partecipazione e coinvolgimento delle comunità locali: questo il succo della nostra esperienza in materia di aree protette”.
Così Matteo Fusilli, presidente della Federparchi italiana(e del parco del Gargano), ha anticipato –in collegamento da Durban, Sudafrica, durante il programma ‘Alta Stagione’- l’intervento che terrà nel corso del V Congresso mondiale sui parchi (WPC-World Parks Congress), i cui lavori, che si svolgono una volta ogni decennio, sono stati aperti ieri dal presidente Nelson Mandela.
Dieci giorni in cui 2500 delegati provenienti da tutto il mondo si confronteranno su passato e futuro delle 100.000 aree protette nel mondo(pari al 12 per cento della superficie terrestre).
‘Benefici senza Confini è il tema dell’appuntamento di quest’anno: l’ampiezza dei benefici procurati dalle aree protette va oltre i limiti geografici, coinvolgendo tutto il territorio.
Nel corso del collegamento con Durban il responsabile Aree protette e territorio di Legambiente, Fabio Renzi, ha raccontato agli ascoltatori di Radio Padre Pio l’esperienza del progetto Ape-Appennino Parco d’Europa: un laboratorio per la conservazione e lo sviluppo, che in pochi anni costituisce già un modello esportabile di integrazione fra aree protette e territorio.
“L’Appennino –ha spiegato Renzi- rappresenta una realtà speciale, unica al mondo: la metà della superficie protetta in Italia, pari a circa 1,5 milioni di ettari, si trova su questi monti.
Dopo oltre un secolo dalla creazione del primo parco naturale (Yellowstone, 1872), la forma, la funzione e la natura stessa delle aree protette è profondamente mutata: dall’obiettivo di preservare intatta un’area sottraendola alla presenza dell’uomo si è arrivati, soprattutto dove c’è un’antropizzazione intensa come nel nostro paese, all’idea di aree protette diffuse, collegate fra loro e col territorio circostante, protagoniste nei progetti di sviluppo. Il progetto Ape-Appennino parco d’Europa è l’incarnazione di questa idea: una rete di enti, di soggetti e di conoscenze per rilanciare e far crescere il territorio in armonia con l’ambiente“.