Saranno consegnate domani al Viceministro per le attività produttive, Adolfo Urso, le 55mila firme raccolte dalla campagna ‘No dumping’ per l’abolizione dei sussidi alle esportazioni dei paesi ricchi, che costituiscono uno dei più gravi impedimenti allo sviluppo dei paesi del Sud del mondo.
L’iniziativa cade alla vigilia del vertice del WTO(organizzazione mondiale del commercio), in programma a Cancun dal 10 al 14 settembre, perché –secondo le organizzazioni della Campagna (Focsiv, Acli, Banca Popolare Etica, Cipsi, Cisl, Greenpeace, Mani Tese ed altre)- “il governo italiano, anche nella sua veste di presidente di turno del semestre europeo, faccia di tutto per abolire sussidi grazie ai quali le agro-industrie dei paesi ricchi inondano i mercati dei paesi poveri di prodotti a prezzi inferiori ai costi di produzione, attraverso una palese forma di concorrenza sleale, ancor più inaccettabile considerando che danneggia le economie di paesi in cui l’agricoltura fa registrare tassi di occupazione anche dell’80%, contro l’1% dei paesi dell’Unione Europea”.
Domani a Roma sono previsti tra gli altri gli interventi di Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, Ermete Realacci, presidente di Legambiente, e di Sergio Marelli, direttore di Volontari nel mondo-Focsiv e presidente delle ong(organizzazioni non governative italiane), per rilanciare la campagna contro un sistema protezionistico che ha gravi ripercussioni anche sulla biodiversità del pianeta e la salvaguardia dell’ambiente.
Commentando ai microfoni di Radio Padre Pio il dossier dell’onorevole Raffaele Costa sui casi di spreco di denaro pubblico(fino a trecento miliardi di lire) attraverso alcuni programmi di cooperazione internazionale attuati alla fine degli anni ’90, Marelli ha invitato tutti coloro che inviano aiuti al Sud del mondo ad informarsi accuratamente sui canali prescelti, prediligendo le organizzazioni che operano con trasparenza e competenza.