Chi assicura che i soldi raccolti arrivino a destinazione? Come garantirne il corretto impiego nelle aree in via di sviluppo. Sono solo alcune delle domande che ci si pone davanti alle tante iniziative di volontariato per sostenere progetti in favore di quei paesi in via di sviluppo.
A queste domande risponde l’organizzazione “Amici dei bambini”, che si occupa del sostegno a distanza in favore dell’infanzia in difficoltà e non solo.
“Amici dei Bambini è stata la prima organizzazione non governativa di volontariato – ha ricordato Elisa Moretti, responsabile del sostegno a distanza dell’organizzazione, ai microfoni di Tele Radio Padre Pio – ad ottenere la certificazione UNI EN ISO 9001 per interventi di Cooperazione Internazionale e di Sostegno a Distanza.
In 12 paesi del mondo l’Associazione è impegnata con i propri volontari con l’Adozione Internazionale, la Cooperazione allo sviluppo e la promozione dei diritti dei minori ”.
In Africa, in America latina e nell’Europa dell’Est Amici dei Bambini ha aiutato ad oggi, grazie al sostegno a distanza, oltre 50.000 bambini, assicurando loro la possibilità di restare nel proprio paese e nella propria famiglia. Il sostegno a distanza garantisce ad un bambino il supporto alimentare, l’assistenza sanitaria e psicologica, l’accompagnamento scolastico e le attività di animazione, consentendo di crescere nella sua famiglia e nel suo Paese d’origine.
“Amici dei Bambini – continua Elisa Moretti – è presente in Romania dal 1997 con iniziative di cooperazione allo sviluppo e adozione internazionale destinate a minori in difficoltà familiare ed in stato di abbandono.
Dal 1998 sino ad oggi, l’Organizzazione è stata accreditata in Romania dal Comitato Rumeno Adozioni (CRA) come Fondazione autorizzata a realizzare interventi di cooperazione internazionale e di adozione internazionale in favore dell’infanzia.
Amici dei Bambini opera in Romania con il progetto: Colorando la speranza , suddiviso in una serie di interventi per fronteggiare il disagio di tanti minori.
Tra i progetti ricordo :
Tre case famiglia per bambini abbandonati . Il progetto si propone la gestione di tre Case Famiglia a Râmincu Valcea, Tulcea e Braila. L’obiettivo è l’uscita definitiva dei minori dagli istituti per poterli far rientrare nelle famiglie d’origine, affidatarie o ancora, adottive.
Rete di appartamenti sociali per ragazze maggiorenni. L’intervento di Amici dei Bambini si rivolge a quelle ragazze che hanno dovuto lasciare l’istituto in cui sono state ospitate fino a 18 anni: le giovani sono accompagnate a un reinserimento sociale e lavorativo.
Centri maternali per l’accoglienza di ragazze madri . A Bucarest sono stati attivati alcuni ‘centri maternali’ per l’accoglienza, l’assistenza e il reinserimento di ragazze madri rifiutate dalle famiglie e lasciate sole dal proprio compagno ad allevare i propri figli ”.
Per info:www.aibi.it