A Claudio Magris “per aver saputo, attraverso la parola -quella di uno dei massimi scrittori contemporanei- rappresentare e incoraggiare quanti hanno fatto del servizio alla vita il loro principale impegno, indicando a tutti, anche i molti che vivono nel dubbio, la via difficile della ricerca di un senso”.
Con questa motivazione giovedì 22 maggio, all’Università Gregoriana di Roma, una delle voci più autentiche e profonde della cultura contemporanea riceverà il XV premio Quarenghi, che il Movimento per la Vita quest’anno dedica in particolare alla possibilità di dialogo, sui temi e le battaglie per la vita, con il mondo laico, la ricerca scientifica, l’informazione e la cultura.
Il riconoscimento è stato attribuito anche ad uno scienziato e ad un giornalista: al professor Angelo Vescovi “per aver saputo prospettare, nel suo costante impegno di ricerca sulle cellule staminali adulte al fine di pervenire ad un loro impiego terapeutico, efficaci alternative rispetto all’uso degli embrioni umani”, e al direttore della rivista Newton, Giorgio Rivieccio, “per avere, in modo scientifico ed affascinante, sottolineato attraverso un puntuale reportage di studio e di immagini la meravigliosa evoluzione della vita prenatale dimostrando la continuità, l’autonomia e la organicità dello sviluppo umano sin dal concepimento, attraverso una comunicazione la cui efficace divulgativa si accompagna al rigore scientifico”.
Il Premio che in passato è stato attribuito a personalità come Giuliano Amato, Antonio Baldassarre, Adriano Bausola, Piero Gheddo, è stato istituito in memoria di Vittoria Quarenghi, prima segretaria generale del Movimento per laVita.
Il 22 maggio del 1978, venticinque anni fa, il Parlamento italiano approvava la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
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