Come orientarsi nella scelta del giocattolo? Lo abbiamo chiesto a Laura Galli, responsabile ufficio progetti e studi dell’Adiconsum, ospite di Paola Russo e Nicola Morcavallo ai microfoni di Radio Padre Pio. “Al momento dell’acquisto è necessario controllare che la confezione, l’imballaggio o il foglio illustrativo riportino le indicazioni obbligatorie per legge tra cui le avvertenze sulle fasce d’età consigliate, le istruzioni d’uso in lingua italiana e soprattutto la marcatura CE (Comunità Europea). Dopo l’acquisto è buona norma eliminare gli imballaggi a forma di sacco per evitare che i bambini possano infilarvi la testa; verificare periodicamente lo stato di usura dei giocattoli e accertarvi che il bambino abbia capito il funzionamento del gioco. Da evitare assolutamente i giochi di plastica morbida per i bambini al di sotto dei 36 mesi, perché la plastica potrebbe contenere sostanze tossiche e le armi giocattolo. Come comportarsi se i bambini richiedono i videogiochi? Abbiamo considerato tutti i potenziali pericoli per la salute, tutti gli aspetti educativi e psicologici? L’aspetto più dannoso, sottolineato dai sociologi è il carattere di evasione solitaria e un po’ alienante che il videogioco presenta – ha affermato Laura Galli – il bambino tende ad isolarsi e perdere la cognizione del tempo, sottraendo ore preziose alle amicizie, allo studio e allo sport, tutte attività più socializzanti, stimolanti per l’apprendimento e per i rapporti interpersonali. E’ necessario stare vicino ai bambini durante il gioco e fare qualche pausa, magari per la merenda. Evitare di regalare videogiochi con contenuto violento e magari acquistare libri, giochi da tavolo e didattici. Nessun decalogo potrà risolvere tutti i problemi e prevenire efficacemente ogni pericolo. Del resto, in questo campo vale più che mai la regola base dell’educazione: la capacità di capire, calarsi nel mondo dei bambini e guardarsi intorno con i loro occhi, che ci chiedono attenzione e affetto prima che scintillanti confezioni regalo piene di sostituti del papà, della mamma e di un fratellino.
Come è nata la devozione di Papa Francesco per Padre Pio?
Nel 1928, fu il cappuccino ligure, padre Antonio Durante (morto in concetto di santità nel 1970), a portare, in Argentina,...