Due giornate indimenticabili hanno segnato la vita della Provincia religiosa: sabato 6 e domenica 7 settembre 2025, a Manfredonia, fr. Matteo Lamparella è stato ordinato presbitero. La comunità si è stretta attorno a lui con affetto, preghiera e gioia, trasformando l’evento in una vera festa di fede e fraternità.
La celebrazione dell’Ordinazione
La Messa di ordinazione si è svolta nella suggestiva cattedrale di San Lorenzo Maiorano, luogo che custodisce secoli di storia e spiritualità. La celebrazione del 6 settembre è stata presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Francesco Moscone, arcivescovo di Manfredonia Vieste e San Giovanni Rotondo, che con parole di incoraggiamento ha accompagnato fr. Matteo nel suo ingresso nel ministero presbiterale.
La prima Messa presieduta da Fr. Matteo
Il giorno successivo, domenica 7 settembre, fr. Matteo ha avuto la gioia di presiedere per la prima volta la Celebrazione eucaristica presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine, sua comunità di origine. L’emozione era palpabile tra i fedeli, i familiari e gli amici presenti, che hanno partecipato con grande devozione.
Il messaggio dell’Arcivescovo Moscone
Nell’omelia, Mons. Franco Moscone ha consegnato a fr. Matteo e all’intera comunità una riflessione profonda. Partendo dal proverbio africano “per educare un bambino ci vuole un villaggio”, l’arcivescovo ha ricordato che lo stesso vale per la formazione di un presbitero: è la Chiesa intera, a partire dalla famiglia fino alle comunità parrocchiali, alle istituzioni e all’Ordine Cappuccino, ad essere il “villaggio” che accompagna e sostiene la vocazione. Riflettendo sul Vangelo di Luca, ha poi indicato tre verbi fondamentali per la vita presbiterale e religiosa: Amare di più: porre Cristo al centro, con un amore radicale che dà senso a tutte le relazioni. Portare la croce: vivere nella disponibilità alla volontà di Dio, sull’esempio di san Francesco d’Assisi e di san Pio da Pietrelcina. Lasciare tutto: non attaccarsi ai beni materiali, ma donare sé stessi in spirito di pace e di servizio. Infine, ha sottolineato che il ministero sacerdotale non è dominio ma fraternità: il sacerdote è chiamato a costruire amicizia e comunione, a farsi fratello di tutti e amico di ogni creatura, nello spirito francescano del “Pace e bene”.
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