Il Vangelo, il Crocifisso e la testimonianza della nostra fede. Prima della preghiera dell’Angelus odierna, papa Francesco ha indicato queste tre componenti come vie per vedere il volto di Dio: "Il Vangelo: lì possiamo incontrare Gesù, ascoltarlo, conoscerlo. Il crocifisso: segno dell’amore di Gesù che ha dato sé stesso per noi. E poi una fede che si traduce in gesti semplici di carità fraterna"- Il Papa ha commentato un passo del Vangelo proclamato nella liturgia di questa quinta domenica di Quaresima, facente riferimento alla vicenda dei Greci che si rivolgono ad alcuni apostoli per vedere Gesù. "«Vogliamo vedere Gesù»: queste parole, come tante altre nei Vangeli", ha detto il Papa, "vanno al di là dell’episodio particolare ed esprimono qualcosa di universale; rivelano un desiderio che attraversa le epoche e le culture, un desiderio presente nel cuore di tante persone che hanno sentito parlare di Cristo, ma non lo hanno ancora incontrato. Rispondendo indirettamente, in modo profetico, a quella richiesta di poterlo vedere, Gesù pronuncia una profezia che svela la sua identità e indica il cammino per conoscerlo veramente: «E’ giunta l’ora che il figlio dell’uomo sia glorificato». E’ l’ora della Croce! È l’ora della sconfitta di Satana, principe del male, e del trionfo definitivo dell’amore misericordioso di Dio. Cristo dichiara che sarà «innalzato da terra», un’espressione dal doppio significato: ‘innalzato’ perché crocifisso, e ‘innalzato’ perché esaltato dal Padre nella Risurrezione, per attirare tutti a sé e riconciliare gli uomini con Dio e tra di loro. L’ora della Croce, la più buia della storia, è anche la sorgente della salvezza per quanti credono in Lui".
Il Papa ha poi detto: "Proseguendo nella profezia sulla sua Pasqua ormai imminente, Gesù usa un’immagine semplice e suggestiva, quella del "chicco di grano" che, caduto in terra, muore per portare frutto. In questa immagine troviamo un altro aspetto della Croce di Cristo: quello della fecondità. La morte di Gesù, infatti, è una fonte inesauribile di vita nuova, perché porta in sé la forza rigeneratrice dell’amore di Dio. Immersi in questo amore per il Battesimo, i cristiani possono diventare ‘chicchi di grano’ e portare molto frutto se, come Gesù, ‘perdono la propria vita’ per amore di Dio e dei fratelli.
"Per questo", ha concluso Bergoglio, "a coloro che anche oggi ‘vogliono vedere Gesù’, a quanti sono alla ricerca del volto di Dio; a chi ha ricevuto una catechesi da piccolo e poi non l’ha più approfondita; a tanti che non hanno ancora incontrato Gesù personalmente; a tutte queste persone possiamo offrire tre cose: il Vangelo; il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera. Il Vangelo: lì possiamo incontrare Gesù, ascoltarlo, conoscerlo. Il crocifisso: segno dell’amore di Gesù che ha dato sé stesso per noi. E poi una fede che si traduce in gesti semplici di carità fraterna".