Gesù “risana una moltitudine di persone afflitte da malattie di ogni genere: fisiche, psichiche, spirituale”. La riflessione che papa Francesco ha voluto offrire alle migliaia di pellegrini presenti in piazza san Pietro per l’Angelus domenicale ha come tema il "senso e il valore della malattia”. La Chiesa, ha detto il Papa, fedele alle azioni del Signore, continuamente trova poveri e sofferenti “sulla sua strada, considerando le persone malate come una via privilegiata per incontrare Cristo”, così da accoglierlo e servirlo: “curare un malato, accoglierlo, servirlo – ha aggiunto – è servire Cristo: è la carne di Cristo, il malato”.
Il compito del cristiano, dunque, è "portare la luce della Parola di Dio e la forza della grazia a coloro che soffrono e a quanti li assistono, familiari, medici, infermieri, perché il servizio al malato sia compiuto sempre più con umanità, con dedizione generosa, con amore evangelico, con tenerezza".
Così, prosegue il Papa, "la Chiesa madre, tramite le nostre mani, carezza le nostre sofferenze e cura le nostre ferite e lo fa con tenerezza di madre”.