Anche quest’anno il mondo camilliano ha ricordato la conversione del suo Santo Fondatore, San Camillo de Lellis, avvenuta il 2 febbraio del 1575 nella “Valle dell’Inferno”, località fra Manfredonia e San Giovanni Rotondo.
Un luogo che quest’anno assume un significato ancora più forte alla luce del 400esimo anniversario della morte del “Gigante della carità”, così come è stato definito san Camillo, un giovane che ridotto in estrema necessità per il giuoco si conduce a dimandar l’elemosina, per poi convertirsi a Dio all’età di 25 anni.
“Più cuore nelle mani”, questo il messaggio di san Camillo che oggi più che mai risuona attuale ed urgente.
Ieri sabato 1° febbraio monsignor Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia- Vieste-San Giovanni Rotondo ha celebrato la santa Messa nella cattedrale della città sipontina.
Nell’omelia mons. Castoro ha lasciato che emergesse tutta la bellezza del messaggio di conversione di San Camillo
Subito dopo è stata annunciata l’indulgenza plenaria per chi visiterà i luoghi della conversione.
In tarda mattina il consueto appuntamento alla “Valle dell’Inferno” dove è stata recitata una suggestiva preghiera con la lettura del “Passo della conversione” e la benedizione con la reliquia del cuore di san Camillo.