Ogni telespettatore che ha seguito il grande Corrado negli anni di “Domenica in”, “Il pranzo è servito” e “La corrida”, ha sempre letto il suo cognome straniero nei titoli di coda. Stiamo parlando di Stefano Jurgens, autore di queste e tante altre trasmissioni storiche, come quelle con Paolo Bonolis. In un’intervista a Tele Padre Pio ha raccontato la sua conversione e la sua intensa spiritualità, di cui narra nei suoi libri, “Nel cognome del Padre” e “Un angelo in T-shirt” e l’idea di fondare una tv, visibile su internet. Un canale tematico di impronta cattolica dedicato alla spiritualità senza tralasciare l’attualità, una rete televisiva che parli di Gesù: allegro e gioioso, risorto e caritatevole. Un Gesù che possa entrare nel cuore della gente anche grazie a questa tv e poiché Gesù è gioia non c’era titolo più appropriato che chiamarlo “gioia tv”. Il palinsesto è ampio: il tg delle buone notizie e le interviste a personaggi del mondo dello spettacolo sul loro rapporto con Gesù; il carisma e le iniziative dei gruppi e delle associazioni di volontariato; la lettura della Bibbia integrale; uno spazio tenuto da Pippo Franco su “Bibbia e umorismo”. È una bella risposta alla tv spazzatura e vacua che inquina il pensiero di tanti, giovani e meno giovani.
Come è nata la devozione di Papa Francesco per Padre Pio?
Nel 1928, fu il cappuccino ligure, padre Antonio Durante (morto in concetto di santità nel 1970), a portare, in Argentina,...