A pochi giorni dalla berretta rossa per l’arcivescovo della capitale Santiago, il frate cappuccino Celestino Aós Braco, che sarà creato Cardinale nel concistoro del 28 novembre 2020, la chiesa cilena è in festa.
500 anni fa, l’11 novembre 1520, Fray Pedro De Valderrama, cappellano della spedizione verso l’Asia del portoghese Ferdinando Magellano, celebrava la prima Messa sul Cerro Cruz (Punta Arenas), all’estremità meridionale del subcontinente americano, in Patagonia, nel distretto che oggi porta il nome del grande navigatore. Pochi giorni dopo, Magellano avrebbe attraversato lo Stretto, e veleggiando su un oceano sconosciuto, da lui battezzato Pacifico, avrebbe raggiunto le isole di san Lorenzo (oggi Filippine), dove morì, ucciso dagli indigeni, il 27 aprile 1521.

Nato nella città spagnola di Pamplona, mons. Celestino Aòs Braco è entrato nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 16 agosto 1955. Inviato in Cile 37 anni fa, è stato tra l’altro parroco e superiore della fraternità di San Miguel de los Padres Capuchinos en Recreo a Viña del Mar, Valparaiso, dove è presente uno dei due Gruppi di Preghiera di Padre Pio. L’altro si trova nella capitale Santiago, nella parrocchia San Antonio de Padua.

Papa Francesco, nel messaggio ai vescovi del Cile ricorda che “dall’Eucaristia la grazia sgorga verso di noi come da una sorgente, e con la massima efficienza si ottiene la santificazione degli uomini in Cristo e la glorificazione di Dio” (Sacrosanctum Concilium, 10). Per questo, nel quinto centenario possiamo rilanciare il motto della diocesi di Punta Arenas: Dio è entrato da Sud. “L’Eucaristia –scrive ancora il Santo Padre- soddisfa la fame più profonda di ogni uomo e donna, chiamando tutti nel suo amore a vivere una fraternità che non esclude, non opprime, non ignora”.
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