L’ospite d’eccezione ai microfoni di Tele Radio Padre Pio, nello spazio del mercoledì dedicato alla realtà di Loppiano (città della fraternità) è stato Valerio Lode Ciprì. Per quei pochi che ancora non lo conoscessero, si tratta dell’autore di brani musicali tra più belli e più emozionanti di tutto il panorama musicale liturgico. Canzoni come “Io vorrei”, “Che gioia di dà”, “Resurrezione”, “Come Maria”, “Resta qui con noi” hanno accompagnato la vita di giovani e meno giovani nei momenti più significativi del loro percorso non solo spirituale.
Tornando indietro nel tempo, Lode spiega il significato del suo nuovo nome datogli da Chiara Lubich (fondatrice dei Focolari) dopo averlo conosciuto.
“Lode”: canto, poesia, bellezza, ma soprattutto “Lode a Dio”.
Ricorda i primi tempi con il Gen Rosso, di cui è stato uno degli iniziatori; l’appartenenza ai Focolari con cui, in modo intenso, ancora oggi vive il grande valore dell’unità e della fraternità. Promette ancora tanti altri capolavori come il suo ultimo “10 con Lode”, secondo lo stile del cantastorie da cui lui si dice affascinato. Questa sensazione arriva forte anche a chi lo ascolta. Il nostro “grazie” a lui che col suo lavoro ha, in concreto, reso narrabili e visibili le meraviglie di Dio, contagiando tutti con la sua grandissima voglia di far conoscere quell’Amore che trasforma le nostre esistenze.