Il presepe, rito antichissimo, che conta secoli di storia e tradizione e che accomuna grandi e piccini di tutte le età e di tutte le nazioni, ha trovato a Matera la sua più grande realizzazione.
Nei giorni 28 e 29 dicembre, una location di straordinaria bellezza, i Sassi di Matera, considerati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e primo sito al mondo come Paesaggio Culturale, hanno accolto il più grande presepe vivente del mondo, unico nel suo genere probabilmente perché unico lo scenario che lo ha ospitato: sembrava realizzato apposta per un evento di questa portata, accentuando la sua vocazione naturale. Gli anfratti, gli spazi ipogei, le grotte e le chiese rupestri, i vicoli e le scalette, tutto fa di Matera il luogo ideale per una manifestazione tanto suggestiva quanto unica. Un evento di straordinaria importanza voluto e realizzato dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, UNPLI, insieme al Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata: il presepe vivente più grande e più suggestivo del mondo: il “presepe d’Amore nei Sassi”.
Dalla voce del responsabile dell’evento Federico Ascani (all’interno del programma pomeridiano “Un senso, un traguardo” di martedì 4 gennaio) è emerso che erano «circa mille i figuranti provenienti dalle varie Pro Loco italiane, impegnati a collaborare e a condividere i valori più autentici» e a rappresentare la storia universale della umanità con le scene della sacra famiglia, gli antichi mestieri, il tragitto dei Magi posizionati su un lungo percorso allestito negli antichi rioni di tufo in cui si respirava un’atmosfera magica. Non è un caso che vari lungometraggi sulla vita di Cristo siano stati girati a Matera, esempio questo di quanto gli scenari si prestino a questo tipo di rappresentazioni, con giochi di luci e ombre creati da rappresentazioni che ripropongono gli scorci di vita quotidiana e scene di attività artigianali di duemila anni fa, ai tempi della nascita di Gesù. Il ringraziamento da parte di Ascani e di tutti coloro che hanno collaborato al progetto è andato anche all’arcidiocesi di Matera-Irsina e a mons. Salvatore Ligorio che, da principio, «ha appoggiato la rappresentazione nei Sassi come recupero del dono della vita e della pace, del valore della parola di Dio».
Abbiamo strappato a Federico Ascani, responsabile dell’evento e già impegnato nella UNPLI, la promessa di restare in contatto per vivere sempre più da vicino le altre iniziative delle Pro Loco e per valorizzare ancor più la nostra bella Italia in ogni periodo dell’anno.