
Nel giorno in cui la Chiesa festeggia la Madonna di Loreto una delegazione di frati cappuccini, guidata dal rettore del Santuario di San Giovanni Rotondo e vicario provinciale, fr. Francesco Dileo, e dal responsabile dei Gruppi di preghiera della Polonia, fr. Roman Rusek, accompagnata da fr. Piotr Cuber, guardiano del Convento dei Frati Minori Conventuali dell’Immacolata di Harmenenze, è entrata nel campo di concentramento di Auschwitz con l’abito che Padre Pio indossava il 20 settembre 1918, quando ricevette il dono delle stimmate permanenti.
L’iniziativa è stata organizzata dal Servizio di Animazione Giovanile e Vocazionale della Provincia Religiosa di sant’Angelo e Padre Pio

Il saio è stato poggiato dinanzi sulla parete esterna della cella in cui, il 14 agosto 1941, è morto il martire polacco san Massimiliano Kolbe. Qui c’è stato un primo momento di intensa e commossa preghiera. Quindi l’abito, reso ingombrante dalla teca di plexiglas che lo custodisce, è stato riposto nel furgone con cui è stato trasportato in Polonia, mentre la delegazione giunta da San Giovanni Rotondo si è recata all’interno della cella in cui è stato ucciso Kolbe, portando solo un reliquiario contenente una pezzuola con cui Padre Pio tamponava la doppia ferita del costato. Anche qui c’è stato un breve ma intenso momento di preghiera, guidato da fr. Francesco Dileo.
Nei giorni scorsi, in coincidenza con il periodo in cui si celebra la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, la peregrinatio del saio ha toccato altre significative località polacche: Stettino, dove c’è uno dei porti più grandi della nazione; la storica Poznań; la capitale Varsavia; Terliczka, dove sorge un santuario intitolato a san Pio da Pietrelcina, e Harmenenze, nei pressi di Auschwitz, dove nel 1994 i Frati Minori Conventuali hanno fatto edificare una chiesa intitolata all’Immacolata.

Ora l’abito del Cappuccino stimmatizzato proseguirà la sua peregninatio raggiungendo il nuovo santuario della Divina Misericordia, edificato a Cracovia accanto al monastero in cui è vissuta santa Faustina Kowalska, santuario della Madonna nera di Częstochowa, a Jasna Góra, nella Slesia, dove ci sarà una veglia di preghiera, presieduta dall’arcivescovo diocesano, mons. Waclaw Depo, che durerà tutta la notte tra l’11 e il 12 dicembre. Poi il saio sarà riportato a San Giovanni Rotondo.

riproduzione riservata