“Con Nino Andreatta se ne va uno dei padri del servizio civile nazionale”. Diego Cipriani, direttore generale dell’Ufficio nazionale per il servizio civile, ricorda e ripercorre il ruolo decisivo del politico e dell’economista Beniamino Andreatta, dopo la sua morte avvenuta ieri a Bologna.
“Quando, nel febbraio 1997, il Governo Prodi presentò in Parlamento il primo disegno di legge per istituire il servizio civile nazionale -ha dichiarato Cipriani a Radio Padre Pio- in calce a quel testo, dopo quella del Presidente Prodi, e prima di quella dell’allora Ministro dell’Interno Giorgio Napolitano, c’era la firma di Andreatta, allora Ministro della Difesa. E molti dei contenuti dell’attuale legge sul servizio civile nazionale erano in quel progetto da lui fortemente voluto”.
Andreatta è stato anche il Ministro della Difesa che ha portato a compimento la riforma della legge sull’obiezione di coscienza, la L. 230 del’98. “Incontrai il Ministro Andreatta un mese dopo il suo insediamento, nel giugno 1996 –ha raccontato il direttore Unsc- e trovai in lui un interlocutore sensibile alle tematiche dei giovani. Ed una figura di grandi doti umane, intellettuali e politiche. E’ certamente stato il titolare della Difesa che ha più colloquiato con gli enti del servizio civile, rompendo una vecchia diffidenza e cercando di andare sempre al cuore dei problemi, per risolverli”.