Nel Giorno della Memoria, LXII anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di
sterminio di Auschwitz il 27 gennaio 1945, la sezione italiana di Amnesty International lancia un appello a non dimenticare e non far dimenticare ed un richiamo contro discriminazione e razzismo.
“Quanto avvenuto nei confronti della popolazione europea di origine e cultura ebraica, degli oppositori politici, dei rom e di altre minoranze dagli anni ’30 al 1945, è stata la vicenda storica più disumana del XX secolo -ha dichiarato Andrea Matricardi, vicepresidente Amnesty- Scrisse Primo Levi: ‘ricordate che questo è stato’. Compito che spetta in primo luogo alle organizzazioni che si occupano di diritti umani. Tutto questo è ancor più necessario quando, come oggi accade in varie parti del mondo, la memoria degli orrori del passato s’indebolisce, e l’importanza di ricordare viene messa in discussione e definita un ostacolo alla riconciliazione o alla pacificazione. La condanna della discriminazione, da parte dei Governi e della Comunità internazionale, dev’essere costante e deve contribuire, anche attraverso procedimenti giudiziari tempestivi, a far sì che tali crimini non si ripetano”.
Anche quest’anno molte iniziative sul tema hanno l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul dramma della Shoah. La Regione Marche ad esempio ha inviato proprio in questi giorni una rappresentanza di studenti delle scuole superiori ad Auschwitz dove la delegazione prende parte oggi alla cerimonia commemorativa che si svolge di fronte al Monumento ai caduti. I ragazzi si sposteranno poi a Cracovia, dove si terrà, alla presenza del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, una rappresentazione teatrale in memoria dell’olocausto degli zingari.