“Il guru Celentano non ci ha convinto”. E’ il giudizio di Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart(associazione di telespettatori di matrice cattolica), il giorno dopo la puntata d’esordio di Rockpolitik.
“Ieri sera in video sono stati riproposti i sermoni del Molleggiato. La televisione italiana ne aveva davvero bisogno? Le idee di Celentano ci sono sembrate confuse e generiche -ha aggiunto Borgomeo- Politici, economisti, magistrati, sindaci, dirigenti Rai, tutti sono stati messi nello stesso calderone, in un monologo che a volte è apparso bolso e venato di qualunquismo. Celentano è un ottimo cantante, uno showman di successo, ma come opinionista rischia di annoiare, infilando tutta una serie di luoghi comuni. Il programma nel complesso è notevolmente al di sotto dei precedenti show televisivi di Celentano, senza quel guizzo che permetta di contraddistinguerlo rispetto a trasmissioni dello stesso tipo. Insomma, per usare le sue stesse parole, un programma ‘lento, non rock’, che purtroppo ha un costo salato, troppo salato per le casse di una tv pubblica alimentata dal canone dei telespettatori”.
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