“L’Italia da quasi un anno si è dotata di una legge all’avanguardia, a livello europeo, per fornire ai consumatori tutti i dati a garanzia della sicurezza alimentare di fronte ad un mercato sempre più globale. Ora, dopo i nuovi casi di influenza aviaria, è necessario applicare con il massimo rigore il sistema di etichettatura obbligatoria con l’indicazione della provenienza e dell’origine, come elemento di massima trasparenza”. La richiesta giunge dall’associazione Coldiretti, a seguito dell’emergenza virus H5N1 nel Sudest asiatico, dove la malattia, dopo aver colpito migliaia di polli in Vietnam e Thailandia, ha causato la morte di tre persone in Indonesia.
Alcuni mesi fa il Commissario europeo per la Salute e la Tutela dei Consumatori, Markos Kyprianou, aveva lanciato l’allarme sulla situazione, predisponendo un piano di prevenzione che però dovrebbe entrare in vigore non prima del 2007. “ La legge italiana invece -ricorda Coldiretti- prevede già l’obbligo di indicare sulle etichette l’origine di tutti gli alimenti commercializzati, consentendo anche di valorizzare i primati di qualità e di sicurezza della produzione nazionale. Si tratta di un provvedimento che deve essere completato con l’emanazione dei necessari decreti applicativi per i singoli prodotti. Per non rincorrere le emergenze occorrono misure strutturali con l’etichettatura trasparente dal campo alla tavola”.
In Italia il consumo domestico della carne di pollo è di circa 300mila tonnellate l’anno, 18 kg per famiglia. Secondo l’ultima indagine Coldiretti-Ispo, la produzione italiana è giudicata in nove casi su dieci affidabile per la sicurezza alimentare.