La prima delle 33 cittadelle dei Focolari che sorgono nei 5 continenti,Loppiano, compie 40 anni. Situata sui colli toscani nei pressi di Firenze nel comune di Incisa in Val d’Arno, con scuole, aziende, centri artistici, conta oggi circa 1000 abitanti di 70 nazioni. Sono studenti e docenti, professionisti, artigiani, agricoltori, artisti, famiglie, religiosi e sacerdoti, cristiani di diverse chiese e fedeli di altre religioni: un prototipo di una nuova società fondata sulla legge evangelica dell’amore.
Ai microfoni di Radio Padre Pio abbiamo ospitato Umberto Gianettoni portavoce della città ecumenica di Loppiano.
“Costruire una cittadella che rispecchi il proprio pensiero – ha ricordato umberto Gianettoni – è stato spesso il sogno di chi ha dato vita a nuove correnti filosofiche, ideologiche o spirituali. È stato così anche per Chiara Lubich che, visitando nel 1962 l’abbazia benedettina di Einsiedeln, uno dei centri di irradiazione della civiltà cristiana europea, ha l’intuizione che sarebbero nate nel mondo cittadelle moderne con case, scuole, fabbriche. Più di 40.000 visitatori ogni anno passano a Loppiano. Insieme a chi vi abita, contribuiscono a comporre quel disegno di unità sul quale la cittadella si fonda.
Il 30 ottobre, in occasione del 40° anniversario, la cittadella internazionale del Movimento dei Focolari vuole esprimere il proprio grazie a Dio per tutto ciò che ha operato e continua a operare all’interno di questa grande famiglia con tante manifestazioni che abbiamo organizzato fra queste, l’inaugurazione del complesso architettonico Maria Theotokos, comprendente chiesa, cappella ecumenica, auditorium con sale collegate per un totale di oltre 1000 posti. La manifestazione, come il complesso che sarà inaugurato, è all’insegna del dialogo ecumenico, interreligioso e con la società civile”.
Realizzata dallo studio di progettazione Centro Ave che ha sede a Loppiano – formato da una scultrice, 3 donne architetto e 3 pittrici – la chiesa si staglia delicatamente sulle colline: un ampio piano inclinato nasce dal terreno e sale al culmine della costruzione. È coronata dalla torre campanaria, coperta da una falda triangolare dorata, la cui forma chiara lascia trasparire il riferimento trinitario.
“ Al primo piano è situata la cappella ecumenica – aggiunge Vita Zanolin, architetto. – Nell’interno, al centro del presbiterio, una grande vetrata in una molteplicità di azzurri fa da sfondo al tabernacolo dorato. In questo modo si desidera esprimere, attraverso la forma, la grandezza di colei che, Madre di Dio, grande oltre ogni immaginazione come la Chiesa l’ha confermata nei primi concili.
E ad onorare Maria in questa chiesa non sono solo i cristiani: è arrivato dall’India un grande quadro impreziosito da lamine d’oro e tempestato da pietre semipreziose, opera di un artista indù, che la raffigura assieme al bambino.
La nuova chiesa ospiterà inoltre le spoglie di Renata Borlone, morta nel 1990, per anni costruttrice e corresponsabile di Loppiano, di cui è ora in corso la causa di beatificazione”.