Le comunità ebraiche di Roma esprimono l’auspicio che si riesca ad evitare, se possibile, la soluzione militare: lo ha detto il rabbino capo, Riccardo Di Segni, in un’intervista rilasciata a “Mattino dieci”.
“L’incontro dei giorni scorsi con Giovanni Paolo II – ha ricordato il rabbino- è un gesto che sta a dimostrare la linea di continuità e disponibilità da parte della comunità ebraica di Roma nei rapporti con i cattolici e con il loro vescovo. In questo periodo – ha proseguito- anche noi abbiamo rafforzato le preghiere per la pace all’interno delle nostre liturgie, che già ordinariamente le prevedono. Shalom è una parola in antico ebraico biblico, tuttora di uso comune, ed indica un concetto di pace allargato: la radice verbale infatti rimanda alla completezza, nel senso di armonia con se stessi, con altri e con Dio. Dio stesso è shalom. Siamo preoccupati –ha concluso Riccardo Di Segni- per le minacce alle vite umane scaturite dal rischio di eventi bellici e terrorismo, in particolare per i nostri fratelli d’Israele”.
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La lettera del Ministro della religiosa provincia "Sant'Angelo e Padre Pio" Provinciale fr. Francesco Dileo in morte di Papa...