Sarà in mostra dal 1 al 5 dicembre presso la Casa d’Aste Christie’s e poi messo all’asta, l’Officiolum di Francesco da Barberino, un magnifico libro d’ore, a lungo ritenuto perduto ed ora ritrovato, con 70 pagine miniate, realizzato a Padova circa tra il 1305 e il 1308.
“Si tratta di uno straordinario ritrovamento – ha detto il dott. Fabio Massimo Bertolo, responsabile Asta libri e autografi di Christie’s Roma – non solo per la luce che potrà gettare sull’arte emiliano-veneta degli inizi del Trecento, ma anche per il fatto di configurarsi come il più antico libro d’ore italiano conosciuto: un capolavoro dalla spettacolare invenzione iconografica, comprendente inoltre una sconosciuta opera allegorica del Barberino che riflette perfettamente la sua convinzione circa la complementarietà di testo e immagine.”
Francesco da Barberino ideatore dell’Officiolum, fu un illustre notaio e poeta fiorentino, e come il contemporaneo Dante Alighieri, Francesco venne esiliato da Firenze per le sue simpatie Ghibelline.
Intorno al 1304 si trasferì a Padova, dove realizzò il prezioso codice, composto in pergamena e con 65 pagine miniate.