Adika, Lulu, Giulia, Gitana: questi alcuni dei nomi delle Pigotte, le bambole di pezza più famose del pret-à-porter di tutto il mondo che saranno messe in vendita a partire dall’8 dicembre. L’iniziativa, organizzata dall’ UNICEF , che quest’anno ha coinvolto anche un centinaio di autori, tra stilisti delle griffes più note nel firmamento della moda italiana e straniera ed artisti diversi, aspetta tutti nelle principali piazze italiane.
In ogni parte d’Italia – ha ricordato il Prof. Sergio Giavarrini, responsabile scuola del comitato Unicef di Parma – nelle scuole, nelle famiglie, nei centri anziani, migliaia di persone realizzano le loro Pigotte con fantasia e originalità. Per questo ogni Pigotta è diversa dall’altra.
L’operazione sosterrà la lotta contro il morbillo, la poliomelite, la difterite, la tubercolosi, la pertosse e il tetano, a favore di parte di quei due miliardi di bambini che, nei paesi sottosviluppati, a fatica raggiungono i 15 anni d’età.Si tratta di una iniziativa che porterà un aiuto e un sorriso concreto ai bambini che soffrono per la cupidigia e le guerre dei grandi“.