“L’immobilismo del governo è irresponsabile. L’Italia continua a manifestare il proprio disinteresse nei confronti della riduzione dei gas a effetto serra”.
Così Roberto Della Seta, presidente di Legambiente, commenta ai microfoni di Radio Padre Pio la mancata risposta dell’Italia alla Unione Europea in materia di emissioni climalteranti. E’ appena scaduto inutilmente, infatti, il termine per la presentazione dei piani nazionali di assegnazione delle quote di emissioni di gas serra, stabilito dalla direttiva comunitaria 2003/87.
“In base al Protocollo di Kyoto –ha spiegato Della Seta- il nostro paese dovrebbe abbassare le proprie emissioni del 6,5% entro il 2012: ad oggi invece sono cresciute di oltre il 5%”.
La direttiva europea prevede, a partire dal prossimo anno, l’istituzione di un sistema di scambio delle quote di emissioni di gas serra a livello comunitario. A norma dell’articolo 9, ogni singolo Stato deve elaborare un piano nazionale di assegnazione delle quote. I primi piani, e tra essi quello relativo all’Italia, avrebbero dovuto essere notificati alla Commissione e agli altri Stati membri entro il 31 marzo 2004.