Ogni anno sulle strade del mondo muoiono 1 milione e 300 mila persone, vittime di incidenti stradali. Solo nel nostro paese, nel 2002 si sono registrati 230 mila incidenti, più di 18 morti al minuto. Le cause principali sono da imputarsi alla guida distratta, eccesso di velocità e mancato rispetto della distanza di sicurezza.
L’Aci (automobile club d’Italia) aderisce alla Giornata Mondiale della Salute, istituita dall’Oms (organizzazione mondiale della sanità), fissata per mercoledì 7 aprile e quest’anno per la prima volta dedicata alla sicurezza stradale.
“Lo slogan che abbiamo scelto è “7 aprile: io ci provo. Né morti né feriti sulle strade” – ha ricordato Franco Lucchesi, presidente dell’Aci e ospite di Radio Padre Pio – Si calcola che la stragrande maggioranza degli incidenti stradali per il 90% sia causata dal fattore umano e quindi dal nostro comportamento al volante. Non ci sono casualità esterne e quando parliamo di fattori come la nebbia, neve o pioggia, in realtà si tratta di condizioni che dovrebbero immediatamente determinare dei comportamenti più avveduti. Se così non accade non si può imputare alle condizioni atmosferiche l’incidente che avviene, ma al fatto che chi è alla guida o percorre una strada con qualsiasi mezzo, non adegua il proprio comportamento al livello di prudenza necessario. Da qui lo slogan scelto quest’anno ‘Io ci provo’, significa che è necessario provarci perché è possibile che ognuno di noi quel giorno riesca a dare una testimonianza di prudenza e attenzione. Ci impegniamo, in collaborazione con enti, organizzazioni, strutture, associazioni, sindacati e aziende che hanno raccolto il nostro appello, a comunicare il più possibile, anche attraverso radio e tv, questo messaggio: proviamoci, cerchiamo di comportarci in modo diverso, toccherà agli italiani dimostrare che il 7 aprile potrà essere una giornata diversa.”