Coldiretti in campo per reagire in modo costruttivo allo sciopero della spesa indetto dall’Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) per giovedì 16 settembre.
Obiettivo della protesta, che riguarderà anche l’uso dell’auto, costringere i commercianti ad abbassare i prezzi, il Governo ad intervenire efficacemente contro l’inflazione e dare un segnale alle compagnie petrolifere.
Intanto Coldiretti si prepara allo sciopero con presidii e banchi informativi in molte città:”In un Paese come l’Italia che ha la leadership europea nella qualità alimentare –ha detto a Radio Padre Pio il presidente Paolo Bedoni- bisogna consentire a tutti i cittadini di approfittare delle proprietà di prodotti indispensabili per la salute. E’ molto preoccupante il calo del 3,3 per cento, stimato dall’Ismea, nei volumi di acquisto, da parte delle famiglie, di cibi e bevande(i dati riguardano il periodo gennaio/agosto).
E questo nonostante quest’anno si siano verificate riduzioni record nei prezzi pagati agli imprenditori agricoli! Bisogna dunque garantire –ha concluso Bedoni- condizioni di trasparenza nel passaggio degli alimenti dai campi alla tavola dei consumatori, con verifiche che riguardano la formazione dei prezzi, le caratteristiche qualitative e la correttezza dell’informazione dell’etichettatura”.
L’Intesaconsumatori si è dichiarata pronta a revocare lo sciopero se il Governo accettera’ una serie di condizioni: diminuzione delle accise sulla benzina nella misura di 20 centesimi di euro; vendita della benzina nella grande distribuzione per far calare i prezzi; prosecuzione dei saldi almeno fino al 15 settembre.
Per evitare il moltiplicarsi dei prezzi dal campo alla tavola in alcuni Paesi come Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti sono nati di recente, con grande successo, i ‘Farmer’s Market’, ovvero i mercatini degli agricoltori: solo negli Usa il valore delle vendite dirette ha già superato i 550 milioni di dollari l’anno.