Una globalizzazione democratica, equa, fondata sulle giuste aspettative delle persone, sullo sviluppo sostenibile ed un efficace sistema delle Nazioni Unite.
Queste in sintesi le conclusioni del Rapporto della commissione mondiale sulla dimensione sociale della globalizzazione, che l’Ilo(organizzazione internazionale del lavoro) e il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace presenteranno insieme venerdì 25 febbraio alla Pontificia Università Lateranense.
Saranno il direttore generale dell’Ilo, Juan Somavia, e il presidente del dicastero vaticano, cardinale Renato Raffaele Martino, ad illustrare le linee portanti del Rapporto, che intende avviare un processo di globalizzazione a forte dimensione sociale, fondato su valori universalmente condivisi, sul rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni individuo; una globalizzazione giusta, che offra opportunità e benefici tangibili per tutti i Paesi e per tutti i popoli.
Il Rapporto è frutto del lavoro di una commissione mondiale istituita ad hoc, di cui fanno parte rappresentanti provenienti da varie regioni del mondo, da paesi che si trovano a diversi livelli di sviluppo e che appartengono a differenti contesti: governi, parlamentari, politici, imprese multinazionali, sindacati, accademici, società civile.
Tra i dati che saranno analizzati e discussi, quelli sulla disoccupazione, che nel mondo ha raggiunto la cifra record di 185 milioni di persone(6,2 per cento della popolazione attiva); mentre i finanziamenti dei paesi ricchi per l’aiuto allo sviluppo estero sono fermi ad una media dello 0,23 per cento del Pil(Prodotto interno lordo).