27 milioni di italiani sono emigrati in America nei cento anni tra il 1870 ed il 1970.
L’immigrazione delle donne italiane nel secondo dopoguerra è il titolo di una mostra fotografica dedicata ad uno specifico spaccato del fenomeno emigrazione, che il Museo Italo Americano di New York ospiterà dal 1° marzo al 15 aprile prossimi.
L’esposizione, realizzata con la collaborazione dell’Università di New York e dell’Istituto Italoamericano John Calandra Queens College, è il frutto di un lungo lavoro dell’artista Jessica Chornesky, che attraverso fotografie e riproduzioni di racconti orali, esplora il tema dell’immigrazione italiana femminile negli Stati Uniti, a partire dal secondo dopoguerra.
Un punto di vista finora poco studiato, né sufficientemente rappresentato se non attraverso stereotipi.
Nei primi anni ‘90, grazie ad un riconoscimento conferitole dalla Stanford University and Art Matters, la Chornesky si è trasferita in un campo profughi bosniaco in Croazia, dove ha realizzato un documentario sulla vita dei più anziani.
Nel 1999, l’artista ha ricevuto un riconoscimento da un’istituzione culturale californiana per una rassegna(Hybrid City) sul multiculturalismo a Los Angeles.