S’intitola “I volti del soccorso, 2 agosto 1980 – 2005: dalla strage a un sistema di emergenza evoluto”, la mostra fotografica allestita a Bologna fino al 20 settembre nell’Ospedale Maggiore.
Ideata e promossa dall’Azienda Usl di Bologna in collaborazione con l’Associazione dei familiari delle vittime 2 agosto, la mostra racconta “l´impegno, la fatica, la forza d´animo, la disperazione” di tutti coloro che hanno vissuto quel drammatico 2 agosto del 1980, giorno dell’attentato alla stazione.
Centocinque gli scatti che raccontano il disastro e il modo in cui la città ebbe la forza di reagire, attraverso le immagini del giornalista Paolo Ferrari, collaboratore del Resto del Carlino e del fotoreporter Paolo Righi.
“Da allora – ha osservato Franco Ribaldi, direttore generale dell´Azienda Usl di Bologna, spiegando i motivi che hanno spinto a promuovere questo progetto – la consapevolezza della necessità di fare dello sforzo collettivo, che fu spontaneo e straordinariamente generoso, un sistema che garantisca la massima efficienza, cioè la maggior sicurezza possibile della comunità che al sistema dell’emergenza si affida nei momenti più drammatici, individuali e collettivi. A distanza di venticinque anni, il modo di affrontare l’emergenza è cambiato: in seguito a un lavoro di analisi di carattere scientifico, medico e organizzativo, è nata un’organizzazione sanitaria predisposta ad affrontare questo tipo di eventi terribili. Sono state acquisite tecnologie, mezzi, competenze e soprattutto si è intrapreso un percorso che ha portato a condividere con altri protagonisti del soccorso idee e modi per realizzarle”.
In concomitanza alla mostra sono stati realizzati un catalogo, un video-catalogo digitale ed un video originale che raccoglie le testimonianze inedite dei soccorritori di allora e di coloro che oggi si dedicano al soccorso.
(Foto Archivio “ASSOCIAZIONE TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE ALLA STAZIONE DI BOLOGNA DEL 2 AGOSTO 1980”)