“ La croce: proposta di vita che comporta un sacrificio. Faticoso, ma luminoso e di speranza”. E’ don Giosuè Tosoni, responsabile Cei(Conferenza episcopale italiana) per l’insegnamento della religione cattolica, a commentare dai microfoni di Radio Padre Pio i significati dell’immagine-simbolo della Gmg, la croce.
“Il linguaggio religioso per sua natura è simbolico. Dio nessuno l’ha mai visto, quindi i simboli hanno un valore fondamentale per ogni espressione religiosa. Per il cristianesimo il segno della croce è particolarmente distintivo di una appartenenza. E’ di per sé uno specifico richiamo ad un gruppo di persone che s’incontrano intorno a quel simbolo, e lo propongono. Questo linguaggio -ha spiegato Tosoni- richiede un approccio educativo per essere compreso, la sua è una modalità di non facile avvicinamento, come per la poesia e l’arte in genere: la scuola è il luogo in cui per eccellenza si avvicinano e si maturano questi accostamenti.
Oggi gli studenti vivono sempre più ogni realtà in maniera individuale; i simboli allora diventano più preziosi, come strumenti per dialogare con gli altri e con la Chiesa. Riguardo alle passate polemiche sul crocifisso nelle aule scolastiche, il problema e del tutto rientrato, anzi è servito per riconoscersi di più, avere maggior accoglienza e rispetto”.
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