Tante metodologie di ricerca vengono utilizzate per delineare la figura storica e spirituale di Gesù, il prof. Giovanni Chifari, docente di Teologia Biblica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Foggia, ci descrive e ci aiuta a comprendere meglio la differenza fra la vecchia, la nuova e la terza ricerca. La debolezza della ricerca è la frattura che va a crearsi tra fonte storiografica e fonte spirituale, vista l’analisi non solo di testi biblici quali il Vangelo, ma anche fonti storiche, che magari a volte non vanno a costituire una figura omogenea del personaggio creatore della fede cristiana; causa di ciò probabilmente la discontinuità presente tra la storia e la fede. Non devono essere discordanti le diverse fonti, ma devono entrambe coniugarsi in modo scientifico. Ci offrono tutte contributi molto validi per capire se Gesù abbia veramente detto e fatto determinate cose; infatti la Sociologia, la Antropologia e la Psicologia vengono anche incoraggiate dalla Chiesa per effettuare indagini sulla Scrittura, senza tralasciare il metodo storico critico. Il metodo storico quindi viene utilizzato per comprendere meglio chi è Gesù e per cercare di ricostruire la sua vita. Le fonti che compongono questo metodo sono distinte in 2 ambiti, quelle relative all’ambiente di Gesù e quelle relative alla sua persona, al suo ministero, alla ricostruzione degli eventi che hanno costituito la sua permanenza sulla terra. Queste fonti sono il testo sacro, la Sacra Scrittura (ovvero le fonti accolte nel canone della Chiesa cioè storicamente e scientificamente accreditate. In alcuni casi, anche noi ce ne accorgiamo, si tende facilmente a stravolgere un fatto raccontandolo e quindi si ha difficoltà a cogliere quale possa essere la verità. Naturalmente la verità in questo caso non può essere stravolta, al massimo arricchita (avvengono dei fatti che fanno pensare agli autori e inducono essi ad arricchire i testi) perché frutto di lavoro di continue letture e non di un singolo autore ispirato a Dio. Ciò che custodisce il fatto e che quindi non lo fa stravolgere è la comunità; è dunque da padre in figlio che ci si tramanda questo fatto con il quale Dio si è rivelato al suo popolo.
In morte di Papa Francesco. Fr. Francesco Dileo
La lettera del Ministro della religiosa provincia "Sant'Angelo e Padre Pio" Provinciale fr. Francesco Dileo in morte di Papa...