Una puntata incentrata sul messaggio e sulla spiritualità di San Pio è stata quella di oggi.
Fr. Luciano Lotti, direttore della rivista scientifica “Studi su Padre Pio”, durante la trasmissione mattutina “Di giorno in giorno” ha parlato del Natale di Padre Pio. In particolare del primo Natale che il santo di Pietrelcina finalmente trascorse in convento di san Giovanni Rotondo. Era il 1917.
«Alcune figlie spirituali, nonostante la neve, salirono verso il convento nella notte del 24 dicembre. Il piccolo gruppo venne accolto da Padre Pio che dopo aver acceso il fuoco, insieme alle donne, attese la mezzanotte per la celebrazione Eucaristica. Per alcune ore Padre Pio raccontò la Bibbia. Fu quasi una "veglia biblica". Quasi trasfigurato ha raccontato la storia di questo Dio che si incontra con gli uomini. L’ha raccontata con quella poesia negli occhi che gli veniva dalla bellezza della neve. La neve, per Padre Pio, era l’elemento che condiva il Natale. Infatti un giorno Padre Giovanni da Baggio raccontò che alle quattro del mattino Padre Pio arrivò in coro, spalancò la finestra e vedendo la neve disse “oh come è bella, perché mi parla del natale. In fondo in fondo preferisco il Natale alla Pasqua perché anche se la prima è il mistero più importante, a Pasqua Gesù soffre, va in croce e tutto ciò mi fa soffrire, invece a Natale Gesù nasce, viene in mezzo a noi”.
Gli piaceva molto il Natale tanto che una volta gli scappò questa espressione: “a Natale sono felice come una Pasqua”. Gli avevano regalato un bambinello, ma come accadeva spesso qualche devoto lo aveva preso dalla sua stanza ed egli scrisse ad una figlia spirituale di mandargliene un altro perche “quando lo guardo a Natale sono felice come una Pasqua”. Questa felicità una volta l’ho vista. Avevo undici anni e fu l’ultima volta che Padre Pio partecipò alla celebrazione della Messa di Natale. Era seduto nell’ultimo posto del coro della chiesa grande di "Santa Maria delle Grazie", a sinistra guardando l’altare. Noi chierichetti aiutammo Padre Pio a vestirsi. Subito dopo in mezzo al coro venne portato il bambinello che Padre Pio incensò. E il ricordo più bello che ho di Padre Pio perché gli occhi gli si sono grondati di lacrime. A differenza delle altre volte quando lo si vedeva piangere durante la Messa che era il pianto della sofferenza questo era il pianto della gioia, era il pianto della luce. Il natale per Padre Pio era proprio questo: la gioia di contemplare quel Dio che si era fatto piccolo, lui che come santa Teresina si era definito il trastullo di Gesù Bambino».