Da oggi a domenica 9 maggio Milano ospita un convegno sul tema “La famiglia nella cittadinanza europea. Una sfida per l’Europa allargata“, organizzato dal Centro Internazionale Studi Famiglia(Cisf) con la collaborazione scientifica di otto Centri di ricerca e di sei Paesi europei.
E’ possibile costruire un’Europa dei popoli senza domandarci quale ruolo avrà la famiglia? Anche da questa risposta dipenderà il futuro dell’Unione Europea. A tracciare lo scenario, sociologi, politici, uomini di chiesa e laici impegnati.
“Nella società europea, oggi, c’è bisogno di più Europa, ma anche di più famiglia, perché la nuova Europa del XXI secolo non può essere solo un progetto degli Stati, da costruire attraverso gli accordi politici ed economici tra i governi –ha spiegato il direttore del Cisf, Francesco Belletti, intervenendo nel programma di Radio Padre Pio Oggi per voi- “E’ piuttosto una sfida che interessa la vita quotidiana di milioni di nuovi cittadini.
Occorre definire la cittadinanza europea non solo sui diritti politici, civili ed economici, pur essenziali, ma anche su una dimensione sociale, su una consapevolezza capace di tener conto dell’esperienza concreta delle persone: la loro vita quotidiana, le loro aspettative, i loro sogni. Diventa cruciale, in questa prospettiva, il ruolo della famiglia, come ambito privilegiato di costruzione dell’identità personale, ma anche come luogo sociale essenziale di mediazione tra individuo e società, come spazio educativo, come strumento insostituibile per costruire coesione sociale e solidarietà”.
Dal 1° maggio scorso gli Stati membri dell’Unione sono passati da 15 a 25, i cittadini dell’Europa unita da 379 a 458 milioni, e le famiglie da 156 a circa 180 milioni.