1.283 chilometri per realizzare un’impresa che ha il sapore della vita, quella di Andrea e di Elena, che lanciando i cuori oltre l’ostacolo della loro disabilità, raggiungeranno il santuario di Lourdes in sella alle loro speciali biciclette.
Partiranno sabato 14 settembre dal santuario pistoiese della Madonna di Valdibrana e taglieranno il traguardo, nella città di Bernadette, mercoledì 25, nei giorni in cui l’UNITALSI sarà a Lourdes per il pellegrinaggio nazionale e per celebrare i suoi 110 anni di storia.
12 giorni di cammino in 12 tappe: da Pistoia verso Bocca di Magra (SP), Camogli (GE), Albenga (SV), e poi ancora Nice, Saint Tropez, Cassis, Arles, Sète, Marseillette, Toulouse, Trie sur Baise, fino ad arrivare a Lourdes.
Ma non saranno soli Andrea ed Elena, con loro ci saranno Giulio e Federica, i genitori di Andrea insieme ad altri 13 amici, tra cui i ciclisti della squadra di cicloamatori Oscar Romero, il Gruppo “Gli Amici di Andrea”, i volontari dell’UNITALSI sottosezione di Pistoia e dell’UNITALSI Nazionale.
Andrea ed Elena durante il ciclo-pellegrinaggio saranno a bordo di due speciali side-bike, costruite e brevettate dall’officina Metalgelli, che permetteranno a normali biciclette da corsa di essere affiancate da un carrello snodabile adibito al trasporto delle carrozzine.
«Ma sono tutti matti!». Questo è stato il primo pensiero di Elena, classe 1971, quando gli amici del circolo Oscar Romeo le parlarono dell’avventura che avevano intenzione di affrontare : un ciclo-pellegrinaggio da Pistoia a Lourdes, e adesso Elena non vede l’ora di partire.
L’altro protagonista di questa storia è Andrea, 13 anni, due occhi grandi e un caschetto rosso da ciclista. Papà Giulio e mamma Federica hanno raccontato che con questo ciclo-pellegrinaggio sentono forte la voglia di testimoniare la loro fede, l’amore negli occhi di Andrea quando guarda il suo papà e l’amicizia di tutti coloro che li sosterranno in questa straordinaria avventura. Andrea è nato con una malformazione genetica rarissima, la cui diagnosi è stata "incompatibile con la vita", ha spiegato mamma Federica. E pensare di non poter mai costruire con tuo figlio quello che hai sempre sognato è un pensiero che ti ferisce il cuore. La preghiera li ha sostenuti e il Signore li ascoltati: questo a poco a poco ha aiutato Andrea a superare le sue fragilità fisiche, da qui l’idea “perché non fare delle belle passeggiate in bicicletta visto che il babbo ha una passione per il ciclismo?”. Con questa ciclo-avventura Giulio e Federica vogliono dimostrare, forse soprattutto ai genitori di ragazzi disabili, che non basta una sedia a rotelle per fermare la corsa alla realizzazione dei propri sogni.
Sul sito dell’impresa www.pellegriniinbicicletta.ittutti possono aiutare Andrea e Elenaa rendere realtà il loro desiderio, adottando un chilometro e contribuire così a sostenere il loro viaggio.